La Scuola dell’Infanzia don Comelli accoglie bambini/e dai 3 ai 6 anni divisi in 4 sezioni.
La scuola dell’infanzia per noi è cura, tempo, autonomia, esperienza. E’ un porto sicuro dove il/la bambino/a desidera andare ogni giorno, con la certezza di poter partire per esperienze sempre nuove in un viaggio di conoscenza e scoperta dentro la realtà.
“Il bambino è fatto di cento. Il bambino ha cento lingue, cento mani, cento pensieri, cento modi di pensare, di giocare e di parlare. Cento sempre cento
modi di ascoltare, di stupire, di amare, cento allegrie per cantare e capire, cento mondi da scoprire, cento mondi da inventare, cento mondi da sognare.”
– LORIS MALAGUZZI –
L’infanzia è il tempo in cui tutto comincia, è il momento in cui il/la bambino/a si apre al mondo, lo osserva con stupore, lo vive con intensità. Ogni esperienza lascia un segno profondo e contribuisce a costruire l’individuo del domani. Per noi insegnanti significa “ restituire un tempo e uno spazio autentico”. Attraverso il rapporto con l’educatrice/tore che lo/a accompagna in questa nuova avventura, il/la bambino/a entra da subito in rapporto con le cose, prende coscienza della realtà, con essa si paragona e impara a giudicarla passando dalla curiosità alla ricerca.
Valorizzato nella sua unicità il/la bambino/a acquisisce sicurezza, stima di sé, fiducia nelle proprie capacità. Nell’incontro con i/le coetanei/e e con gli adulti il/la bambino/a diventa sempre più cosciente di se stesso/a, dei suoi stati affettivi e delle sue emozioni, dei legami di appartenenza che lo/la aiutano a crescere.
L’interazione verbale e non verbale permette la costruzione dell’intelligenza emotiva, base per relazioni future sane e consapevoli. Il/la bambino/a diventa se stesso/a attraverso l’altro/a, si scopre, si sviluppa, si educa alla vita sociale. La relazione con l’altro/a è una dimensione essenziale e insostituibile della sua crescita. L’incontro con i/le coetanei/e e con gli adulti è promosso e valorizzato come possibilità di comunicazione di sé, di scambio, di accoglienza dell’altro/a diverso/a da sé, di crescita.
L’insegnante ha un ruolo chiave come osservatore/trice, facilitatore/trice, promotore/trice di esperienze significative. Come? Attraverso un piano didattico attento e personalizzato ciascun/a bambino/a può consolidare le proprie capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive necessarie per dare un senso alle esperienze personali; fare conoscere e rivivere le tradizioni della propria famiglia; acquisire gli strumenti linguistici e comunicativi atti a produrre messaggi e testi in diverse situazioni e contesti; sviluppare immaginazione, creatività e gusto estetico, per dare un significato e rielaborare le cose e la realtà che ci circonda. Il percorso educativo si basa su una pedagogia
“attiva”, centrata sul/la bambino/a come protagonista del proprio apprendimento.
L’autonomia rappresenta una delle dimensioni fondamentali dello sviluppo del/la bambino/a. La sua conquista non è un punto di arrivo, ma un percorso continuo e graduale. Il/la bambino/a manifesta il desiderio di “fare da solo/a”, di sperimentare il mondo attraverso l’azione diretta, costruendo nel tempo la propria identità e autostima. Valorizzato/a dalle/gli educatrici/tori, il/la bambino/a sviluppa la capacità di riconoscere i legami di dipendenza che esistono nell’ambiente naturale e sociale, di orientarsi in maniera personale compiendo scelte autonome, di rendersi disponibile ad interagire in modo positivo con le diversità; di riconoscere e interiorizzare il concetto di libertà, cura di sé, degli/lle altri/e e dell’ambiente, scoprendo la bellezza di impegnarsi e vivere per ciò che è giusto e vero.